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Quello squalo che non voleva morire



Navarre Beach, Florida. Durante le festività del Martedì Grasso, un gruppo di bagnanti cattura e trascina letteralmente fuori dall'acqua con una corda uno squalo mako, una specie considerata vulnerabile. Il povero animale muore dopo tre ore di agonia mentre i suoi aguzzini continuano a farsi selfie. Facce quasi trasfigurate dall'esaltazione e inebriate dal momento, mentre la povera creatura moriva agonizzando. Un caso isolato? Purtroppo no! Altri casi del genere hanno visto negli ultimi anni protagonisti squali, tartarughe marine e stelle marine. Animali in difficoltà magari o in ottimo stato prelevati per foto da pubblicare sui social, usati come cose, senza alcun valore. Animali che nella maggior parte dei casi hanno poi trovato la morte. Trattati come oggetti, come giocattoli e non come esseri viventi. Queste le foto tratte dalla pagina Facebook Santa Rosa News, che le ha diffuse insieme ad un video.



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